facebook pixel
infrastrutture ricarica arrancano test
infrastrutture ricarica arrancano test

Le auto elettriche aumentano, ma le infrastrutture arrancano

Alla fine del 2021, in Europa, la vendita delle auto elettriche è aumentata del 70% rispetto all’anno precedente, con l’immatricolazione di ben 2,3 milioni di veicoli. Il numero di auto vendute si è persino triplicato rispetto al 2019, anno precedente allo scoppio della pandemia, decretando il sorpasso delle immatricolazioni delle auto diesel.

Questa impennata di vendite di auto a batteria sta avvenendo in uno scenario di crisi dell’automotive, in cui il costo delle materie prime è molto elevato, complici i conflitti geopolitici e la scarsità di materie prime.

Anche in Italia la situazione sembra promettente, nonostante i numeri siano più bassi rispetto che in altri Paesi europei, con più di 127.000 veicoli full electric e 119.000 auto ibride in circolazione. I motivi della crescita delle vendite di auto elettriche sono da rintracciare nell’aumento dei costi del carburante e nei numerosi incentivi sulle nuove immatricolazioni. Inoltre, praticamente qualsiasi Casa automobilistica ha lanciato nuovi modelli ibridi o full electric sempre più accattivanti e appetibili.

I dati sulle vendite dei veicoli elettrici dimostrano interesse per nuove forme di mobilità, ecosostenibili e green; in Italia, tuttavia, rimane il forte limite legato alla carenza di infrastrutture di ricarica sul territorio. Di seguito, analizzeremo la disparità tra le auto elettriche vendute e il numero di colonnine nei vari Stati europei e in Italia.

Dati sulla situazione delle infrastrutture di ricarica

Nei primi mesi del 2022 si sono contati in totale circa 300.000 punti di ricarica di auto elettriche in tutta Europa. Gli Stati con maggiori infrastrutture sono quelli del Nord, in particolare Germania e Olanda. In Italia ve ne sono quasi 29.000, con un incremento del 7% nei primi mesi del 2022. La maggior parte di queste, più del 53%, si trovano nelle regioni del Nord (di cui il 16% solo a Milano).

Questi numeri fanno comprendere come le infrastrutture di ricarica di auto elettriche non siano ad oggi ancora sufficienti e come non vi sia proporzione rispetto all’aumento delle vendite di veicoli non “a combustibile”. Non solo la distribuzione geografica delle colonnine è disomogenea, ma sono davvero poche quelle che lavorano con corrente continua e producono più di 100 kW.

Ciò significa che gli automobilisti devono attendere molto tempo prima che la loro auto sia del tutto carica, rendendo le performance delle colonnine non ottimali. Si stima che in Europa vi sia una sola infrastruttura ogni 1300 abitanti, un dato che di certo scoraggia la diffusione delle auto elettriche.

L’evoluzione delle infrastrutture

Le vendite di auto elettriche aumentano, quindi, più velocemente rispetto alle installazioni di nuovi punti di ricarica. Per installare una stazione in corrente continua potrebbero essere necessari tre anni di lavori, con costi che possono superare i 10.000€ per unità. Questo spiega, in parte, l’arrancamento delle infrastrutture per auto elettriche.

Altri motivi sono legati ai territori: si preferisce installare colonnine di ricarica nelle città, possibilmente con corrente alternata in quanto, essendo meno performante, ha costi più bassi. Altro problema da non sottovalutare è l’assenza quasi totale di infrastrutture nella rete autostradale in Italia, sempre legata ai costi elevati di installazione.

Tuttavia, nel nostro Paese e in Europa, ci si muove verso un futuro più ecosostenibile: noti marchi di automobili cercano di compensare l’assenza di infrastrutture con colonnine proprie, private, così come fanno anche i fornitori di energia elettrica come Enel. Il bisogno di più punti di ricarica è chiaro e stanno nascendo soluzioni per non lasciare alcun conducente senza possibilità di utilizzare il proprio veicolo elettrico: colonnine private, incentivi economici, snellimento delle pratiche burocratiche, abbassamento dei costi di installazione potrebbero portare il numero di infrastrutture ad aumentare fino a 10 volte entro il 2030.

SIFÀ al servizio della mobilità elettrica

La transizione verso una mobilità più sostenibile è in atto, in risposta alle mutate esigenze di mercato. SIFÀ è pioniera di questo cambiamento con il progetto strategico “Circular Mobility”, progettando soluzioni di Noleggio a Lungo Termine a ridotto impatto ambientale ben calibrate sulle specifiche esigenze di ogni Cliente. Soluzioni che contribuiscono concretamente a rinnovare il parco circolante italiano, grazie a veicoli di ultima generazione a emissioni ridotte, full electric e ibridi.

Tra i propri servizi aggiuntivi, SIFÀ inoltre offre il prodotto di Mobilità Sostenibile Integrata che, grazie alla partnership con i principali operatori del settore, comprende il Noleggio a Lungo Termine dei veicoli elettrici insieme alla stazione di ricarica, per muoversi comodamente e in tutta libertà a zero emissioni. Il Cliente ottiene l’installazione industriale o casalinga della colonnina di ricarica, gestita interamente dal partner, mentre SIFÀ si occupa della gestione del veicolo, garantendo un servizio altamente qualificato e su misura del singolo Cliente.

Recente anche l’implementazione del nuovo prodotto Juice Booster, una wall box portatile leggera e di facile utilizzo che consente di ricaricare ovunque il proprio mezzo elettrico, senza preoccupazioni legate a una scarsa autonomia della batteria.

Team SIFÀ

Team SIFÀ

Seguici su Linkedin

TOPICS

Potrebbe interessarti anche

orlandini ant

UnipolRental e SIFÀ: insieme sulla strada del futuro

Leggi tutto

enjoyrorma ant

Roma, il car sharing di Enjoy diventa elettrico con le XEV YOYO fornite da SIFÀ

Leggi tutto