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futuro elettrico test
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Il futuro dell’auto è elettrico?

La transizione verso una mobilità elettrificata, più efficiente e sostenibile, è un processo in corso già da alcuni anni, che di recente ha subito un’importante accelerazione. Lo dimostra il numero di immatricolazioni di auto elettriche, che è notevolmente aumentato, così come lo sviluppo delle tecnologie utilizzate, sempre più innovative e all’avanguardia. Nel 2020, in Europa, le auto elettriche e ibride vendute sono state l'11% del totale, registrando un +314% rispetto al 2019, e in particolare in Italia la percentuale ha raggiunto il 38%.

Secondo gli accordi promossi dal Green Deal nel luglio 2021, l’UE prevede infatti un addio definitivo ai veicoli a diesel e benzina a partire dal 2035, segnando un ulteriore passo verso un futuro elettrico. In parallelo, secondo le previsioni attuali, si pensa che, entro il 2023, il 50% dei modelli auto venduti sarà ibrido o elettrico, mentre nel 2027 si presuppone che le auto elettriche costeranno meno di quelle a motore a combustione.

Di seguito analizzeremo i cinque argomenti pro” e “contro” il trend dell’elettrico. Se infatti ci sono diversi punti a supporto del processo di transizione ecologica in atto, è altrettanto vero che ad oggi tale transizione non si può dire ancora pienamente sviluppata a causa di importanti limiti che ne rallentano l’attuazione, come i costi ancora elevati delle vetture, la poca capillarità delle strutture di ricarica e l’autonomia della batterie ancora non sufficientemente durevole.

Efficienza

Le auto elettriche sfruttano in maniera più efficiente l’energia: il 70% dell'energia generata raggiunge le ruote. Al contrario, nelle auto a idrogeno questo valore si attesta al 15-18%, mentre per gli attuali motori a combustione al 20-24% e per i carburanti sintetici al 5-8%. Il grande vantaggio di questo tipo di veicolo è riscontrabile infatti nella sua efficienza intrinseca (che causa di un bassissimo livello di dispersioni per attrito e calore) ma anche per la facilità con cui l’energia elettrica viene generata: questa infatti viene immagazzinata nel pacco batterie e velocemente inviata al motore.  

Tuttavia, bisogna considerare che i veicoli elettrici sono generalmente più pesanti di un veicolo di dimensioni equivalenti a motore convenzionale e, in aggiunta, devono consumare il meno possibile se si vuole rimanere su valori di autonomia accettabili. Per tale motivo, è necessario garantire una bassa resistenza al rotolamento in quanto un incremento del 20% alla resistenza al rotolamento può ridurre l'autonomia del veicolo del 5/8%.

Autonomia

Alcune auto elettriche di ultimissima generazione hanno già raggiunto un livello sufficiente di autonomia per un uso quotidiano: si pensi al caso del Gruppo Volkswagen la cui ID.3, per esempio, può percorrere fino a 549 km con la batteria da 77 kWh, fino a 426 km con quella da 58 kWh, e fino a 352 km con quella da 45 kWh (dati WLTP). In parallelo, sono numerose le aziende che stanno lavorando in questa direzione.

Tuttavia, l’autonomia delle batterie continua ad essere uno dei maggiori deterrenti per uno sviluppo capillare della mobilità elettrica e non si è ancora raggiunto un certo livello di prestazione sufficiente, soprattutto per supportare le grandi percorrenze.

Carbon footprint

Nel processo di transizione verso un’economia più sostenibile esiste una variabile importantissima per le aziende e gli enti che vogliono migliorare le performance del proprio business prestando una maggiore attenzione al fattore ambientale: l’“impronta di carbonio”, ovvero il dato che stima il grado delle emissioni presenti in atmosfera e causate da un prodotto, da un servizio, da un’organizzazione, da un evento o da un individuo.

Negli ultimi anni, la sostenibilità delle auto elettriche è migliorata molto, grazie ai progressi nella produzione delle batterie, all'aumento della loro durata e alla crescita delle energie rinnovabili prodotte in Europa. Attualmente però, nonostante i miglioramenti, le auto elettriche richiedono un maggiore quantitativo di energia rispetto alle auto a trazione tradizionale e l’unico modo per compensare questo gap sarà quello di un utilizzo più massiccio delle fonti energetiche rinnovabili, che richiede tempo e investimenti.

Attenzione all’ambiente

Le auto elettriche evitano o riducono drasticamente le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti e tale caratteristica le avvantaggia notevolmente rispetto alle altre tecnologie che producono anche altri tipi di emissioni quali particolato e ossidi di azoto, oltre che quelle acustiche. In particolare per quanto riguarda l’acustica, l’auto elettrica rende i viaggi molto più silenziosi e aiuta a ridurre il rumore emesso non solo dal motore, ma anche dal telaio e dagli pneumatici, favorendo un maggior rispetto dell’ambiente circostante.

Tuttavia, occorre sottolineare che la produzione di batterie impone ad oggi l’utilizzo di materie prime rare, come litio e cobalto, difficilmente reperibili e oggetto di importanti dispute politiche e sociali. Per arginare questo problema, molte aziende stanno lavorando alla creazione di catene di approvvigionamento più sostenibili e attente all’ambiente, con l’obiettivo di rendere più trasparenti le filiere tramite audit certificati.

In aggiunta, pur riducendo le emissioni, l’auto elettrica crea un ulteriore problema: lo smaltimento delle batterie. La produzione di batterie delle e-car, infatti, aumenta del 25% l'anno in media, e tra 10 o 15 anni la quantità da smaltire e riciclare sarà davvero imponente in quanto le batterie a litio e ioni attualmente usate come propulsori delle auto elettriche contengono molti elementi inquinanti, dal cobalto al nickel al manganese.

In parallelo, però, non sono poche le aziende che si stanno attivando per trovare soluzioni praticabili nel breve termine. Per esempio, i ricercatori della Aalto University (Finlandia) stanno lavorando a un progetto utile a risaturare le batterie di litio per elettrolisi con l’obiettivo di renderle successivamente riutilizzabili per veicoli o per l'illuminazione pubblica.

Rivoluzione energetica

A differenza dei veicoli tradizionali, una transizione full electric ridurrebbe significativamente il fabbisogno energetico del settore dei trasporti, proprio grazie all'elevata efficienza energetica della trazione elettrica.

La più importante limitazione che ancora impedisce la diffusione dell’e-mobility però è la scarsa distribuzione delle strutture di ricarica, soprattutto in ambienti extra urbani. È necessario ad oggi rendere le auto elettriche facilmente fruibili e questo è un obiettivo che si è posto, ad esempio, il Gruppo Volkswagen per il 2025: gestire, in collaborazione con i partner, circa 18mila stazioni di ricarica rapida in Europa.

Come guidare un’auto elettrica? Con il servizio di Noleggio a Lungo Termine di SIFÀ

Il Noleggio a Lungo Termine di auto ibride ed elettriche è l’alternativa più valida alla proprietà del mezzo per coloro i quali hanno deciso di approcciarsi alla mobilità elettrificata. L’offerta di SIFÀ mette a disposizione tutti i vantaggi di utilizzo dei veicoli elettrici e ibridi (anche nella versione plug-in), associati alla flessibilità e alla convenienza del noleggio.

L’approccio “sartoriale” e consulenziale dall’Azienda consente di progettare soluzioni di noleggio ben calibrate sulle specifiche esigenze di ogni singolo cliente: tanti servizi personalizzati inclusi in un unico canone fisso mensile, consentendo di ottimizzare la gestione e i costi dei veicoli ecologici, oltre a contribuire in modo concreto alla riduzione dell’impatto ambientale.

Tra i prodotti inseriti di recente nell’offerta, SIFÀ ha lanciato il servizio di Mobilità Sostenibile Integrata ponendosi come interlocutore per un servizio completo di mobilità elettrica (veicolo elettrico e stazione di ricarica) in partnership con i principali operatori del settore. Con questo nuovo servizio, l’utente può ricaricare in tutta comodità il proprio mezzo e averlo sempre pronto a disposizione per muoversi liberamente in città a zero emissioni.

Inoltre SIFÀ, da sempre un’azienda socialmente responsabile, ha costituito al proprio interno una divisione specifica per la transizione elettrica delle flotte, ispirandosi ai principi dell’Economia Circolare. Il paradigma della “Circular Mobility” rappresenta infatti l’aggregatore ideale per sviluppare tutti i progetti e le iniziative di Corporate Social Responsibility dell’Azienda.

Per approfondire, visita la sezione dedicata al Noleggio a Lungo Termine per le auto ibride ed elettriche.

Team SIFÀ

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