Si è tenuto al Classic Hotel l’evento “Sviluppare una nuova cultura della mobilità sostenibile aziendale”, organizzato da Unindustria Reggio Emilia, con la collaborazione di diverse aziende del settore e del territorio, tra cui SIFÀ, e il patrocinio dell’Associazione italiana travel mobility manager. L’incontro si è focalizzato sulla figura del mobility manager aziendale, ovvero il professionista che promuove e realizza interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle persone, anche collaborando all'adozione del piano di mobilità sostenibile, e redige il piano degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti.
Tra i relatori, anche il Direttore Centrale di SIFÀ Roberto Parlangeli, che è stato intervistato, a margine del convegno, dalla trasmissione Dare&Avere, il programma che approfondisce le notizie e le tematiche relative all’economia, al lavoro e alla finanza, in onda su Telereggio. Ripercorriamo insieme i momenti salienti dell’intervista.
L’importanza di fare cultura
Un incontro utile per dibattere e fare divulgazione sulla figura del mobility manager aziendale, alla presenza di diversi stakeholder del mondo della mobilità. “Non a caso nel titolo di questo convegno si parla di ‘sviluppare un nuova cultura’, infatti fare divulgazione ha sempre contraddistinto noi di SIFÀ e anche in questo caso abbiamo voluto essere presenti”, ha commentato Parlangeli.
Una figura, quella del mobility manager aziendale, ormai obbligatoria per legge nelle aziende con più di 100 dipendenti e sede in un comune capoluogo. “In questo momento di sinergia tra pubblico e privato – ha proseguito Parlangeli – pensiamo che sia necessario supportare la figura del mobility manager. Nella nostra filosofia, il marketing non deve generare insoddisfazione, piuttosto deve andare verso il mercato e creare valore. Questo convegno vuole essere una pietra miliare nei rapporti tra pubblico e privato per la figura del mobility manager”.
Il mobiliy manager: una figura necessaria
La nomina di un mobility manager aziendale e l’adozione di un piano degli spostamenti casa-lavoro sono requisiti necessari per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale. L’ottimizzazione della mobilità dei collaboratori, inoltre, unita allo smartworking, può rientrare nel welfare aziendale. “Al di là degli adempimenti di legge, quella di avere un mobility manager aziendale è proprio una necessità – ha detto Parlangeli –. Parliamo infatti di una figura che deve occuparsi della mobilità dei propri dipendenti e collaboratori creando una sinergia con il pubblico, quindi con il mobility manager di area, ovvero la persona indicata del Comune”. In questo senso SIFÀ ancora una volta vuole distinguersi per l’approccio consulenziale che è sempre stato un plus della Società di Noleggio a Lungo Termine. “In questo momento è necessario uniformare le figure del travel manager, del fleet manager e del mobility manager e siamo pronti a farlo con la nostra consulenza ‘sartoriale’, con piani reali e azioni volte a pianificare una flotta sostenibile, il più possibile green, con il supporto di mezzi elettrici e ibridi, ma anche con esperienze di mobilità condivisa come il car pooling aziendale o il car sharing”.
Tra legame con il territorio e sostenibilità ambientale
Il Reggiano, territorio in cui SIFÀ è profondamente radicata, è pronto a cogliere questa nuova sfida del settore della mobilità. “Tutta Italia è pronta, in particolare Reggio Emilia – ha commentato Parlangeli. Siamo legati al territorio, infatti partiremo finalmente con il progetto di car sharing con quattro veicoli elettrici per collegare la stazione Mediopadana di Reggio e supportare la mobilità delle persone e delle aziende”.
Una sinergia con il pubblico che trova le sue radici nell’impegno pluriennale di SIFÀ per una mobilità più etica e sostenibile. “Noi siamo quelli che hanno lanciato nel lontano 2019 il progetto strategico Circular Mobility, un marchio che sintetizza la nostra volontà di lavorare in tutti gli ambiti della filiera automotive in un’ottica di economia circolare per provare a rendere il mondo un posto migliore”, ha concluso Parlangeli.
